Siete mai stati in Giamaica? A Bologna nel weekend profumo di Caraibi

Bologna, 16 luglio 2025 – Siete mai stati in Giamaica? Se avete sempre sognato di andare in questa isola dei Caraibi ma ancora non ce l’avete fatta, un antipasto di questa esperienza potrete assaggiarlo tra venerdì e sabato a Bologna. Ma come? E dove? E’ una casualità, ma ci sono due destinazioni che per il 18 e 19 luglio hanno ben pensato di farsi ammaliare dalla musica e dalla gastronomia di questo splendido stato, famoso nel mondo per la musica reggae e dub, ma anche per la cultura rastafariana, che proprio Bob Marley ad un certo punto della sua vita abbraccio.
E proprio al rastafarianesimo è legata la cena che verrà proposta venerdì 18 da Pasto Nomade nell’ambito della sua iniziativa di Shared Kitchen, dove ospita le cucine del mondo proposte da persone che hanno scelto di vivere a Bologna e che hanno una grande passione per il cibo.
Shared Kitchen di venerdì 18 vedrà all’opera Eddy Johson, un giamaicano che ha scelto San Lazzaro di Savena come sua residenza, dopo aver lasciato la sua isola, dove ha lavorato nella ristorazione. La sua è cucina rastafariana, meglio conosciuta come Ital, e s’incontra perfettamente con i principi di Pasto Nomade in via Lanzarini 8 e: è di base vegana, si concentra sull’uso di cibi naturali, integrali e non trasformati, addirittura evitando aggiunte artificiali come sale, coloranti, aromi e conservanti. Prodotti bio e semplicità per valorizzare i sapori naturali. Cinque piatti e una bevanda nel menu: Pepper Pat, ovvero mango piccante, Red Ital Rice, riso con fagioli rossi e verdure al cocco, Reggae Strue un mix morbido di carote, zucca e patate con platano fritto, Gizada che sarebbero sfoglie ripiene di cocco caramellato, Jamaican Coconut Drops, un croccante di cocco.
Da bene l’Electric Eddy’s Juice, un succo vitale (parola usatissima nel rastafarianesimo) di sedano, cetrioli, mela verde, zenzero, miele, limone. Un’esperienza unica nel panorama cittadino, che sarà “sonorizzata” dal dj Chris Jam, altro giamaicano sotto le Due Torri. Info www.pastonomade.it
E a proposito di reggae e dub, sabato 19 alle 21 l’avventura jamaican style continua a Frida nel Parco, perché sarà ospite il mitico Mad Professor, produttore originario della Guyana ma poi trasferitosi a Londra, che in almeno 50 anni di musica (ne ha 70) ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione del suono dub nel mondo con oltre 200 dischi e collaborazioni con Lee Scratch Perry, Massive Attack, Sade. Memorabile la serie “Dub me crazy” che negli anni ’80 ha fatto conoscere il dub anche fuori dai circuiti reggae. Per chi non fosse avvezzo, il dub si distingue per l’uso di effetti come delay, riverbero, eco e distorsione, applicati alle tracce strumentali e la cifra stilistica è la sonorità ipnotica e dilatata. Preparatevi a un uso del mixer incredibile.