Bologna, la via Mater Dei diventa cammino giubilare: cosa significa

Bologna, 28 aprile 2025 – La via Mater Dei, che collega Bologna ai più importati santuari Mariani dell’Appennino, diventa uno dei cammini giubilari. Il trekking è lungo circa 157 chilometri e per percorrerlo tutto si impiegano sette giorni. Per questo, è possibile scegliere di percorrere anche solo una tappa delle sette previste. I crinali sono di media montagna e il percorso collega la città ai nove comuni di Pianoro, Monterenzio, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi, Vergato e Firenzuola, in Toscana.
Cosa significa ‘cammino giubilare’
La via Mater Dei è stata scelta dalla Diocesi di Bologna come ‘cammino giubilare’ della speranza. Percorrere le sue tappe e visitare i santuari permette dunque di ottenere l’indulgenza, ovvero il perdono divino della colpa, così come il passaggio dalle Porte Sante di Roma.
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Le tappe del percorso
Il percorso tra Bologna e i suoi colli si snoda attraversando la Val di Zena (Pianoro) verso il Monte delle Formiche. Si dirige poi verso l’area archeologico-naturalistica di Monte Bibele (Monterenzio), passando per i punti di rilievo dei comuni di Loiano e Monghidoro, per il lago naturale di Castel dell’Alpi e, attraversando il comune di San Benedetto Val di Sambro, si getta in Toscana, nel caratteristico borgo di Bruscoli, zona estremamente rappresentativa della cultura e della storia di questa regione. I santuari di Boccadirio, Ripoli e Montovolo, assieme al suggestivo Monte Catarelto, fanno da cornice alla seconda parte del cammino, tra i paesaggi dei comuni di Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi e Vergato. Spiritualità e meraviglia si mescolano in questo cammino, vetrina delle meraviglie dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Snodi
La Mater Dei percorre un tratto della via del Fantini in Val di Zena, incrocia la via degli Dei a Madonna dei Fornelli e la via della Lana e della Seta a Castiglione dei Pepoli e nei pressi di Montovolo.
Un nuovo sguardo sulla città
“Dalla città, con le sue mura e i monumenti medioevali tanto famosi nel mondo piano piano, potrete ritrovare quel contatto naturale con la terra, il vento, il sole, la pioggia che sono gli elementi casuali ma imprescindibili di un vero cammino – ha detto Don Massimo Vacchetti della Diocesi di Bologna -. Passo dopo passo, arrivati all’ultimo santuario, una volta ritornati alla città, tutto avrà un volto nuovo, perché saranno i vostri sguardi ad essere nuovi”.